Dall’8 al 10 maggio abbiamo avuto il piacere di partecipare a Fili Sottili, il primo festival dedicato all’arte, alla salute e all’inclusione, a cura di Lunathica. Insieme a La forma dell’acqua, abbiamo allestito Pennellate di vita, uno stand espositivo che ha raccontato il laboratorio di pittura realizzato con persone con disabilità.
Durante le giornate del festival, i visitatori hanno potuto mettersi in gioco: pennelli alla mano, si sono cimentati nella pittura insieme ai partecipanti del laboratorio e ai facilitatori. Il tema scelto era “lo straniero”, un concetto delicato che, in qualche modo, parla a tutti noi. Chi non si è mai sentito fuori posto? Attraverso l’arte abbiamo provato a dare voce a tutto questo. L’arte riesce a spiegare l’inspiegabile: permette di esprimere ciò che si prova con sensazioni, forme e colori, senza doverlo per forza tradurre in parole.
Partecipare al festival Fili Sottili è stato per noi un gesto naturale: è un contesto che parla la nostra lingua – quella dell’inclusione, della partecipazione, della bellezza condivisa. Crediamo profondamente in una comunità in cui ognuno abbia un posto, una voce, un colore da portare.






